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Il Giardino della Minerva a Salerno: il primo orto botanico del mondo occidentale

Il Giardino della Minerva a Salerno nasconde un segreto: è il primo orto botanico del mondo occidentale. Vieni a scoprirlo insieme a me!


Ho deciso di visitare Salerno per il mio trentunesimo compleanno. Meta principale sono state le famose Luci d’Artista. Ma se la sera la si può passare con il naso all’insù per vedere le luci, cosa si può fare di giorno? Ti do un piccolo aiuto, si tratta di un orto botanico con una bellissima vista su tutta Salerno. Sto parlando del Giardino della Minerva, il primo orto botanico del mondo occidentale.

All’inizio era la scuola medica di Salerno

Tutto nasce dalla famosa scuola di medicina di Salerno, prima scuola di questo tipo in Europa.
Leggenda narra che per le strade di Salerno, durante un temporale, si siano incontrati sotto un portico un arabo, un latino, un greco ed un ebreo.
Tutto fa pensare ad una barzelleta, ma questi quattro personaggi erano tutti famosi medici nelle loro terre. Si misero così a discutere di cure e metodologie, finchè non decisero di fondare la loro scuola di medicina proprio a Salerno.
In realtà la scuola Salernitana nacque nel IX secolo, e fu la prima istituzione medica nell’Europa del Medioevo.
Molte personalità importanti da tutta Europa vennero qui a curarsi, altri ancora per studiare. Ma il suo momento di massimo splendore ci fu tra il XI e il XIII secolo, quando scienziati primeggiarono nelle arti terapeutiche e lasciarono in eredità numerosi testi che andarono a creare il fondamento del sapere medico occidentale.

Poi venne l’orto botanico

Nel XII secolo proprietaria di questi giardini era la famiglia Silvatico, di cui il figlio, Matteo, tra il XIII e XIV secolo fu medico della Scuola Salernitana.
Grande viaggiatore e grande conoscitore di erbe officinali, fu proprio lui ad istituire in questo giardino un’orto botanico, curandone tutte le piante allo scopo di utilizzarle per fini terapeutici. Vi svolse inoltre anche numerose attività didattiche, mostrando agli studenti della scuola medica le piante ed i loro principi attivi.

Divenne così famoso che il re di Napoli, Roberto d’Angiò, lo volle come suo medico personale. E fu proprio nella sua corte che conobbe Boccaccio, che nel Decamerone gli dedicò addirittura una novella.
Nel 1666 il Giardino della Minerva fu acquistato da Don Diego del Core, che restaurò tutto e fece il giardino come lo vediamo oggi.

Il Giardino della Minerva oggi

Quello che vediamo oggi, però, non era proprio come doveva essere nel medioevo, infatti la suddivisione in aiuole avvenne tra il Seicento e il Settecento.
Una volta all’entrata bisogna prima passare dalla biglietteria, comprare un ticket d’ingresso al prezzo di 3 euro e iniziare la visita.

Nel frattempo ci si può fermare allo shop, dove vengono venduti prodotti naturali come olii, saponi e spezie, oppure fermarsi al bar per bere una tisana. Poi si inizia l’esplorazione del giardino, caratterizzato da terrazzamenti e da una scala pergolata che poggia sulle antiche mura medievali di confine della città.
Importante è il sistema di distribuzione delle acque, costituito da canalette e vasche di accumulo presenti in ogni parte del giardino.
Poi ci sono loro, le star di questo giardino, ovvero le numerose piante sparse in tutto l’orto. Si passa tra corbezzoli e artemisia, ciclamini e sambuco.

Una volta finita la visita non rimane altro che accomodarsi sulla terrazza, sorseggiare un the caldo e godersi la magnifica vista che si ha su Salerno, come sicuramente facevano gli studenti di medicina tra una lezione e l’altra.

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