porto di traiano

Visita al Porto di Traiano, un viaggio nell’antica Roma

Alla scoperta di una delle aree archeologiche meno conosciute di Roma, il porto di Traiano!


Roma è così grande e così piena di posti interessanti da vedere che non si smette mai di fare nuove scoperte!
Quindi lasciamo da parte i posti più famosi come il Colosseo e Piazza Navona e spostiamoci un po’ fuori città alla scoperta dell’area archeologica del Porto di Traiano, poco distante dall’aeroporto di Fiumicino.

Un po’ di storia

Un tempo tutte le navi che trasportavano merci per rifornire la città di Roma attraccavano a Ostia e tutto il carico doveva essere successivamente spostato su piccole imbarcazioni adatte alla navigazione fluviale e piano piano risaliva il Tevere fino alla città.


Per rendere tutto più semplice e meno macchinoso, l’imperatore Claudio nel 46 d.C. iniziò a costruire un nuovo porto artificiale, poco a nord dell’attuale Ostia.
L’opera aveva dimensioni colossali, e si iniziò scavando due canali più o meno paralleli tra di loro che collegavano il mare al Tevere. Questi canali servivano anche, oltre che per le imbarcazioni, a scongiurare il rischio di inondazioni nella capitale.
Oltre ai due canali vennero costruiti due enormi bacini, di cui uno protetto da due grossi “bracci” costruiti direttamente in mare.


All’entrata di questo bacino c’era un’isola su cui sorgeva un faro costruito prendendo d’ispirazione il più famoso faro di Alessandria d’Egitto.
Anche l’isola era artificiale e per essere usata come fondazione, fu fatta affondare la nave con cui l’imperatore Caligola fece trasportare a Roma l’obelisco che svettava nel Circo Vaticano. Ora al posto del Circo sorge la Basilica di San Pietro, ma l’obelisco svetta ancora nella piazza.
Anche se il porto fu iniziato da Claudio, l’imperatore non vide mai la sua completa realizzazione. La sua costruzione fu terminata un po’ di tempo dopo, nel 64 d.C. durante il regno di Nerone.
In seguito, tra il 112 e il 114 d.C. l’imperatore Traiano ampliò il porto e costruì il famoso bacino esagonale. Su 4 lati c’erano i magazzini, invece sul lato orientale c’era un tempio destinato molto probabilmente al culto dell’imperatore.
Questo porto era davvero molto importante per Roma: alcune ricerche hanno dimostrato che oltre alle derrate alimentari qui venivano scaricati anche i pregiati marmi usati per la costruzione di edifici pubblici.

La visita

Non aspettarti di trovare un vero e proprio porto da visitare.
La maggior parte di quello che era il porto di Claudio si trova oggi sotto il piano di calpestio e anche la linea di costa si è sposata così tanto che dove una volta c’era il mare oggi ci sono chilometri di territorio.


Ma se il bacino di Claudio non è visibile, quello che si vede chiaramente è il bacino esagonale di Traiano.
Ecco cosa si può ancora vedere nell’area archeologica.

Antemurale

La visita inizia dalla parte più esterna dell’antico complesso portuale, la cinta muraria, che proteggeva il porto e i magazzini.

Portico di Claudio


Qui una volta c’era un imponente colonnato, oggi invece vediamo quello che rimane di alcune colonne di travertino inglobate all’interno di alcuni muri di epoca successiva. Il colonnato in origine era alto più di 4 metri.

Magazzini di Traiano

Questi magazzini erano dedicati allo stoccaggio del grano.
All’interno delle stanze, per assicurare la conservazione del grano, i pavimenti erano sopraelevati grazie al metodo delle suspensurae, dei piccoli pilastri paralleli alti circa 70 cm che sostenevano il pavimento favorendo la circolazione dell’aria.


Sul muro esterno di uno di questi magazzini si trova un numero romano dipinto con il colore rosso che attesta l’antica numerazione dei magazzini e quindi anche una grande organizzazione.


Una serie di corridoi e cortili interni facilitava la distribuzione delle merci, e c’erano anche delle rampe che permettevano il trasporto dei carichi ai piani superiori.

Darsena

Oggi qui c’è un canneto, ma una volta c’era un bacino rettangolare dove attraccavano le navi più piccole.

La passeggiata


Andando verso il bacino esagonale si percorre un’antica strada usata nella seconda metà del Novecento, quando quest’area era usata come zoo safari.

Magazzini di Settimio Severo


Eccoci in un’altra area adibita a magazzini. In alcuni di questi edifici si conserva ancora oggi il secondo piano.

Esagono del Porto di Traiano


Purtroppo l’area dell’esagono del Porto di Traiano non è visitabile essendo ancora oggi proprietà privata. Il bacino si può osservare guardando oltre una rete, salendo sul secondo piano di uno dei magazzini di Settimio Severo. Sui bordi del bacino c’erano anche dei posti dove le barche potevano attraccare e anche questi, come i magazzini, erano numerati.

Info utili

Questa area archeologica è aperta tutti i giovedì, la prima e la terza domenica del mese dalle 9.30 alle 13.

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