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Italia

Palazzo Massimo alle Terme, visita al Museo Nazionale Romano

30 Novembre 2018Stamping the world60 comments
Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - copertina

Alla scoperta dell’Antica Roma in uno dei musei più importanti della città.


La collezione del Museo Nazionale Romano è così vasta da essere stata separata in ben 4 sedi sparse per la città.
Una parte è esposta a Palazzo Altemps, vicino Piazza Navona; un’altra a Crypta Balbi, vicino Largo Argentina; un’altra parte ancora nelle Terme di Diocleziano, vicino Piazza della Repubblica e la parte più grande è esposta a Palazzo Massimo alle Terme, vicino la stazione Termini, di cui parlo in questo articolo.

Consigli utili

Dedica alla visita del museo almeno mezza giornata. I pezzi esposti sono tanti e sono divisi su 4 piani.
Non puoi entrare con ombrelli o zaini, devi lasciare tutto nel guardaroba proprio vicino l’ingresso.
Per questo, per la visita ai musei, porto sempre con me una borsa di tela, per poter mettere dentro gli oggetti essenziali per non dover portare tutto in mano.
In questo caso ho portato con me una delle mie shopper personalizzate con il logo del blog. E, in preda ad un raptus da fashion blogger alle prime armi, ci ho anche abbinato la t-shirt brandizzata.

Visita al Museo

Vedere tutti e 4 i piani mantenendo un livello medio alto di attenzione è quasi impossibile, ma ci sono delle cose che davvero non puoi perdere!

Pianterreno

Mosaico con testa di Medusa

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Mosaico con testa di Medusa

Inizia da quest’opera proprio vicino all’ingresso. In questo mosaico è raffigurata Medusa, una delle tre Gorgoni. In questo caso è raffigurata solo la sua testa tagliata da Perseo con l’aiuto di Atena, il tutto circondato da un bel motivo decorativo.

Ritratti romani di età repubblicana

Nell’antica Roma tutto era dettato da leggi, anche l’esposizione dei ritratti individuali. I ritratti erano collocati nei fori e nei santuari e solo le famiglie più ricche potevano permetterselo. Oltre ad una funziona di propaganda della famiglia i ritratti venivano anche usati in ambito funerario.
Oggi i ritratti sono anche molto utili per conoscere le mode di un tempo.

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - - ritratto di età repubblicana
Nel ritratto di donna anziana, per esempio, puoi vedere un’acconciatura molto in voga tra la fine della Repubblica e gli inizi dell’Età imperiale. Era la pettinatura portata da Ottavia, sorella di Augusto e consisteva nel portare i capelli a crocchia sulla nuca e con uno strano ciuffo sulla fronte.

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Ritratto
A volte, come viene testimoniato da un altro ritratto, il ciuffo veniva sostituito con lacune ciocche arricciate.

I fasti Praenestini

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - fasti Praenestini
Nell’antica Roma con il termine fasti si intendeva il calendario che veniva esposto in un luogo pubblico così che tutti i cittadini potessero vederlo. Era suddiviso in giorni fasti, in cui si potevano svolgere le attività pubbliche e nefasti, dove queste erano proibite. Quello esposto qui è stato scritto da Verrio Flacco durante il regno di Augusto ed era esposto nel foro di Palestrina.

Altare a Marte e Venere

Su questo altare c’è tutto: la lupa che allatta Romolo e Remo, due pastori identificati con Faustolo, il padre adottivo dei due, e sui fratello Faustino, e anche Marte e Venere. Insomma, tutti i maggiori simboli dell’Antica Roma!

Niobide ferita

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Niobide ferita
Niobe ha fatto un grande errore, si è vantata pubblicamente di essere più fertile di Latona per la sua numerosa prole, ben sette figlie e altrettanti figli. Latona, che non è per nulla vendicativa, ha ordinato così ai suoi due figli Apollo e Artemide di ucciderle tutti i discendenti. Qui è ritratta una di queste povere fanciulle, mentre tenta di togliersi una freccia che l’ha colpita alla spalla.

Statua del cosiddetto Principe Ellenistico

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Principe Ellenistico
Questa statua potrebbe essere arrivata a Roma come bottino di guerra, oppure si tratta di un personaggio romano che si è lasciato ritrarre da artisti greci. Se guardi con attenzione, sull’addome è incisa una sigla fatta da lettere e numeri, ricordo di un antico metodo di catalogazione delle opere d’arte esposte negli edifici pubblici.

Pugile a riposo

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Pugile a riposo particolare
Il pugile è ritratto seduto, a gambe divaricate e alle mani indossa ancora i guantoni.

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Pugile a riposo
È un’opera molto intensa e se ci fai caso, puoi vedere anche delle cicatrici e delle ferite, alcune delle quali grondano ancora sangue come quelle sul braccio e sulla gamba destra. È realizzato con così tanti dettagli e particolari che si nota anche un aspetto insolito della disciplina sportiva antica. Nelle parti intime indossa un kynodesme, un cordoncino o una stringa di cuoio spesso indossata dagli atleti che gareggiavano nudi.

Piano interrato

Medagliere

Attraverso monete e medaglie si ripercorre la storia economica del nostro paese.

Tesoro di Santa Marinella

Ritrovato nell’omonima località a poca profondità dal livello del suolo, consiste in un vaso in cui erano custodite alcune monete. È molto importante perché è la prima documentazione della circolazione delle prime serie di monete in questo territorio in età repubblicana.

Il deposito votivo di Vicarello

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - deposito votivo di Vicarello
Anche i primi viaggiatori avevano delle “guide di viaggio”. In questo deposito sono stati ritrovati 4 bicchieri in argento con l’itinerario completo da percorrere per andare da Cadice a Roma. Oltre a tutte le tappe indicava anche tutte le distanze fra l’una e l’altra. È una delle più antiche attestazioni del sistema viario romano.

Mummia di Grottarossa

La mummia di Grottarossa è una mummia romana di una bambina di otto anni.
Oltre al suo corpicino, qui è esposto anche il suo corredo funebre, con bambole snodabili e un anello che le andava troppo grande, tanto da stringerlo con un filo.

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - mummia di grottarossa
Sul sarcofago che conteneva la mummia sono rappresentati Enea e Didone in una scena di caccia che continua anche sul coperchio. Due cacciatori hanno preso di mira due leonesse, mentre un terzo cavaliere scappa portandosi dietro un leoncino. Un cucciolo portato via dai suoi genitori, proprio come la morte ha portato via troppo presto questa bambina dalla sua famiglia.

Primo piano

Le Erme di aurighi

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Erme di aurighi
Negli Orti di Cesare c’era un luogo sacro consacrato ad Ercole. A lui, simbolo della lotta e della vittoria, venivano dedicati tanti ritratti dei vincitori di gare sportive, come quelli qui esposti.

Rilievo con Antinoo in veste di Silvano

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Rilievo con Antinoo
Antinoo era il giovane amato da Adriano che ha perso la vita nel Nilo. Dopo la morte per volere dell’imperatore gli sono stati tributati onori divini e la sua immagine è stata celebrata ovunque. In questa rappresentazione Antinoo è raffigurato come il dio dei boschi Silvano, con un ramo di pino e un cane al seguito.

Rilievi con personificazione di Province dall’Hadrianeum

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - personificazione di Province
Nell’attuale Piazza di Pietra a Roma sorgeva l’Hadrianeum, il tempio che l’imperatore Antonino Pio dedicò ad Adriano. Come decorazione c’erano anche questi bei pannelli con le personificazioni delle province romane.

Statua di Lucilla

Le dimensioni colossali della statua e la presenza di una parte non lavorata sul capo che presuppone la presenza di un diadema, ci fanno pensare che fosse rappresentata una donna della famiglia reale, molto probabilmente Lucilla, figlia di Marco Aurelio.

Rilievo con Menade e capro

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Menade e capro
Le Menadi erano le seguaci del dio Dioniso, che lo veneravano vestendo pelli di animali e cantando e ballando per le foreste. Qui una di queste ancelle del dio viene raffigurata mentre cinge per le corna un capro.

Rilievo con paesaggio idilliaco

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - paesaggio idilliaco
Questo bellissimo paesaggio agreste era molto probabilmente inserito in un contesto residenziale, anche se ci sono degli elementi sacri, come il tempio posizionato al centro e Pan che suona il suo flauto mentre alcuni animali pascolano indisturbati.

Discobolo Lancellotti

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Discobolo Lancellotti
È una copia romana in marmo dell’opera molto apprezzata di Mirone che originariamente era in bronzo. Purtroppo l’originale non è arrivato a noi, ma ci sono varie copie sparse per i musei del mondo che raffigurano questo atleta nell’atto di lanciare il disco.

Il sarcofago di Portonaccio

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - sarcofago di Portonaccio
Su questo colossale sarcofago viene raffigurato un cavaliere romano circondato da scene di battaglia. Cavalli, lance e soldati sono interamente realizzati in bassorilievo. I volti dei personaggi principali sono rimasti da scolpire, molto probabilmente dovevano rappresentare in maniera veritiera i lineamenti del defunto.

Acrobata

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - Acrobata
Questa strana scultura che mostra un uomo di origini africane in una strana posizione era in realtà una fontana. Dalla sua bocca, infatti, zampillava l’acqua.

Secondo piano

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - mosaico
L’ultimo piano di Palazzo Massimo alle Terme è un vero e proprio viaggio all’interno delle prestigiose residenze romane. Tutto viene esposto in maniera veritiera, e anche gli ambienti residenziali sono stati ricreati nelle dimensioni originali.

La pittura di giardino nella Villa di Livia

Palazzo Massimo alle Terme - Museo Nazionale Romano - villa di livia
Nelle domus degli antichi romani spesso alcuni ambienti sono decorati come veri e propri giardini. E non solo le pitture sono piene di particolari, ma a volte le piante sono anche a grandezza naturale. Sugli alberi si possono vedere i frutti e i fiori, tra le fronde gli uccelli, il tutto quasi come se fosse una fotografia del passato.

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Mi chiamo Stefania, calabrese di nascita, romana di adozione. Appesa ad una parete di casa ho una laurea in archeologia, e nei cassetti, dove gli altri tengono i sogni, ho solo viaggi.

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60 commenti

  1. Virginia ha detto:
    30 Novembre 2018 @ 18:25

    Mi vergogno un po’ a dire che non conoscevo questo museo che sembra invece interessantissimo! Grazie per avermelo fatto scoprire

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      30 Novembre 2018 @ 19:10

      allora la prossima volta che passi per Roma lo devi visitare! 🙂

      Rispondi
  2. Tessy ha detto:
    1 Dicembre 2018 @ 10:29

    I musei sono sempre mete affascinanti dove passare il tempo, bella anche la tua maglietta

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:33

      io sono un’amante dei musei, ci vado davvero spesso!

      Rispondi
  3. Giovy ha detto:
    2 Dicembre 2018 @ 8:45

    Sono stata a Roma mille volte ma non mi sono mai concessa il piacere della vera archeologia. Il mio problema? C’è sempre troppa gente ma prima o poi dovrò decidermi.

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:35

      in questo museo se vai nei giorni infrasettimanali non c’è tanta gente! 🙂

      Rispondi
  4. sabrina barbante ha detto:
    2 Dicembre 2018 @ 10:09

    Che meraviglia, la parte dei busti scultorei è incredibilmente dettagliata! Tu dici davvero che è difficile sciropparsi tutte e 4 le sezioni restando desti? 🙂 Io ci proverei!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:36

      ma sì, dai, ci vuole solo un po’ di forza di volontà!

      Rispondi
  5. Raffaele Dipace ha detto:
    2 Dicembre 2018 @ 17:55

    Molto interessante ila tua visita al del museo, particolarmente affascinati sono le statue antiche, perfette!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:36

      le statue antiche ci proiettano direttamente in altre epoche!

      Rispondi
  6. Raffi ha detto:
    3 Dicembre 2018 @ 7:14

    Bellissimo questo post. E’ stato come essere lì con te. Anzi meglio. E’ stato come essere in quel magnifico museo con una guida museale preparata. Grazie davvero.
    Appena mi capiterà di essere a Roma e di avere del tempo andrò sicuramente a visitarlo.

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:32

      calcola almeno un paio di ore per visitare questo museo!

      Rispondi
  7. Roberto Forcina ha detto:
    3 Dicembre 2018 @ 21:23

    Presumo innanzitutto che se è stato diviso in 4 zone della città Eterna dovesse essere molto grande per contenerlo in un luogo solo. Mi ha colpito molto notare come si è dato risalto nelle sculture alle tradizioni, acconciature e a tutti gli oggetti in uso all’epoca. Davvero interessante. Visiterai gli altri?

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:31

      sì, li ho già visitati tutti e ne ho anche scritto su Palazzo Altemps!

      Rispondi
  8. Francesca Maria ha detto:
    4 Dicembre 2018 @ 0:44

    Abitando a Roma ho la fortuna di poterne approfittare spesso della iniziativa dei musei gratis.
    Ci vado ogni volta che posso =)

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:31

      anche io abito a Roma e sono sempre in giro per musei quel giorno!

      Rispondi
  9. Annalisa ha detto:
    4 Dicembre 2018 @ 9:37

    Quante volte siamo stai a Roma, e beh, non sapevamo dell’esistenza di questo museo. Speriamo di visitarlo al più presto. Le tue info sono molto dettagliate ed invitano ad andare.
    P.s. Io la t-shirt brandizzata la uso sempre quando sono fuori 😍

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:30

      ora inizierò ad usarla spesso anche io! 🙂

      Rispondi
  10. Lost Wanderer ha detto:
    4 Dicembre 2018 @ 17:04

    Non avevo mai sentito parlare di questo museo, la prossima volta che sarò a Roma ci andrò!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:30

      fammi sapere se ti è piaciuto!

      Rispondi
  11. Manuela ha detto:
    4 Dicembre 2018 @ 18:30

    Favoloso,adoro l’arte romana ti fa capire che come vivevano e che uomini erano,non conoscevo questo museo ma è una bella scoperta!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:29

      ora non ti resta che visitarlo! 🙂

      Rispondi
  12. anna di ha detto:
    5 Dicembre 2018 @ 8:19

    A dire il vero vergogno, non sono mai stata al museo nazionale, anche se a Roma ci sono stata spesso. E’ incredibile quanto grande sia e quanta storia ci sia, molto bello. Me lo stampo per la prossima volta che vengo a Roma, stavolta non me lo faccio scappare

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:27

      con questa guida vedi almeno i pezzi più particolari! 🙂

      Rispondi
  13. Valentina ha detto:
    5 Dicembre 2018 @ 11:43

    Ecco un museo che proprio non conoscevo! Ma è sempre bello scoprire cose nuove 🙂 Ora non mi resta che visitarlo di persona appena ripasso da Roma!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:27

      questo museo merita almeno una piccola visita! 🙂

      Rispondi
  14. M.Claudia ha detto:
    5 Dicembre 2018 @ 12:33

    Confesso che non lo conoscevo eppure abito abbastanza vicino a Roma. Grzie per avermelo fatto conoscere

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:26

      ma dai, di dove sei? 🙂

      Rispondi
  15. Simona ha detto:
    5 Dicembre 2018 @ 14:50

    Ahimè non ci sono mai stata. C’è così tanto da vedere a Roma ed io purtroppo sono sempre in volata. Devo assolutamente recuperare!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:25

      la prossima volta che passi per Roma chiamami! 🙂

      Rispondi
  16. Valeria ha detto:
    6 Dicembre 2018 @ 7:44

    Ho letto il tuo bell’articolo con grandissino interesse, sembra va di essere con te al museo e di visitare le opere una per una. L’ho salvato come guida per una visita.che spero di fare al più presto, vergognoso a dirsi ma viaggio più all’estero di quanto non visiti la mia splendida Roma.

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:24

      anche io viaggio più fuori Italia che dentro, ormai. ma Roma è la mia città e la guardo sempre con occhi da viaggiatrice!

      Rispondi
  17. sheila ha detto:
    6 Dicembre 2018 @ 21:23

    magnifico questo palazzo che meraviglia avete fatto bene a visitarlo

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:23

      poi la prima domenica del mese è anche gratuito! 😉

      Rispondi
  18. Rita Amico ha detto:
    7 Dicembre 2018 @ 17:48

    Io sono un’appassionata di archeologia e storia romana: se faccio un salto da quelle parti non me lo perderò!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:20

      dai, davvero? pensa, io sono laureata in archeologia! 🙂

      Rispondi
  19. Sara ha detto:
    7 Dicembre 2018 @ 17:56

    Grandiosa idea la shopper personalizzata! E la tua t- shirt è troppo carina! Mi hai fatto venir voglia di farmi stampare qualcosa di personalizzato. 🙂

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:19

      erano anni che volevo la t shirt con il mio logo!

      Rispondi
  20. Greta ha detto:
    7 Dicembre 2018 @ 21:44

    questo museo è molto interessante da visitare, ti ringrazio di averne parlato sul tuo blog….. sinceramente non lo conoscevo. Io adoro visitare i musei non mi resta che inserirlo in lista

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:17

      anche io sono una fan dei musei! 🙂

      Rispondi
  21. Gabriella ha detto:
    8 Dicembre 2018 @ 20:55

    Bella si una esperienza al museo, vero anche che quattro piani da visitare tutti in un giorno è improponibile, ci si perde tra le tante cose stupende…. meglio approfondire poche cose e farlo bene 😉 le stanze con affresco fatto a giardino deono bellissime!!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:14

      infatti, dopo un po’ si perde la concentrazione! 🙂

      Rispondi
  22. Sabina Samogin ha detto:
    9 Dicembre 2018 @ 12:28

    Non conoscevo l’esistenza di questo museo che ha davvero opere interessantissime, nella prossima visita a Roma devo assolutamente visitarlo

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 12:42

      è uno dei musei più completi della capitale! 🙂

      Rispondi
  23. Julia ha detto:
    11 Dicembre 2018 @ 15:34

    Roma L’ho vista davvero di sfuggita è questo palazzo non lo conoscevo affatto! Certo per scoprire tutta l’arte e dedicare il tempo adatto ai musei non basterebbe una vacanza estiva

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      13 Dicembre 2018 @ 17:10

      noooo allora devi tornare! 🙂

      Rispondi
  24. Samanta Berruti ha detto:
    14 Dicembre 2018 @ 18:29

    A Roma ci sono talmente tante cose da vedere che mi sono persa questa meraviglia. Poco male: tornerò sicuramente a Roma e, questa volta, non me la farò scappare!
    (Ottimo il suggerimento della borsa in tela! Grazie per averlo condiviso con noi!)

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      20 Dicembre 2018 @ 10:58

      allora la prossima volta non puoi perdertelo! 🙂

      Rispondi
  25. Lost Wanderer ha detto:
    19 Dicembre 2018 @ 18:15

    Peccato non essere a Roma ad ammirare tutta questa arte, un’esperienza affascinante che solo i musei offrono.

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      20 Dicembre 2018 @ 11:17

      io adoro andare in giro per i musei! 🙂

      Rispondi
  26. VALERIA ha detto:
    22 Dicembre 2018 @ 18:16

    Grazie per questo post! Questa è una delle infinite perle bistrattate e dimenticate che abbiamo a Roma 🙂

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      8 Gennaio 2019 @ 10:11

      infatti, pochi lo conoscono. e non parlo solo dei turisti, ma anche dei romani stessi!

      Rispondi
  27. Eugenia ha detto:
    24 Dicembre 2018 @ 20:13

    Bellissimo questo museo, ci sono stata quando ero a Roma! Un’esperienza indimenticabile perché mi sono appassionata della storia e dell’arte di Roma! Amo questa città eterna!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      8 Gennaio 2019 @ 10:41

      me ne sono innamorata anche io! 🙂

      Rispondi
  28. Gia ha detto:
    26 Dicembre 2018 @ 19:35

    Il prossimo weekend sarò a Roma e spero di riuscire a fare questo museo. Vado spesso a Roma ma non ho mai avuto occasione di visitarlo.

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      8 Gennaio 2019 @ 10:42

      fammi sapere se riesci ad andarci! 🙂

      Rispondi
  29. Make up addicted ha detto:
    4 Gennaio 2019 @ 11:19

    Sono stata a roma per pochi giorni quindi non ho potuto vedere tutto, peccato

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      20 Gennaio 2019 @ 15:26

      bhe allora devi tornarci! 😉

      Rispondi
  30. gianluca ha detto:
    21 Gennaio 2019 @ 12:54

    sono stato a Roma anni fa, devo assolutamente riandarci perché in ogni angolo della città è presente una o più testimonianze delle nostre origini e testimonianze artistiche. Bellissimo articolo e bellissime foto!

    Rispondi
    1. Stamping the world ha detto:
      4 Febbraio 2019 @ 5:49

      anche io che vivo qui non ho ancora visto tutto quello che Roma offre! 🙂

      Rispondi

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