Guida rapida (ma forse no) di Palazzo Altemps – Piano Terra

Tutti noi amiamo collezionare oggetti. Io, ad esempio, colleziono tazze. Ne ho così tante che potrei fare colazione per 3 mesi di fila usandone ogni giorno una diversa. Questo è il tipico esempio di una collezione da poveracci. I ricchi, in genere, collezionano statue antiche e gioielli. Ed è proprio grazie ai ricchi di tanto tempo fa che oggi i musei pullulano di tesori di ogni tipo. E Roma pullula di musei.

Uno dei miei musei preferiti è Palazzo Altemps, a pochi passi da Piazza Navona: al suo interno ci sono delle opere che vanno viste almeno una volta nella vita.
mappa piano terra

Seguimi nella visita al museo.

Si accede direttamente sul Cortile

Cortile

-Attenzione spoiler- è quello che dovrebbero dirti prima di entrare. Infatti, se guardi in alto, verso il loggiato, avrai un’anticipazione senza pietà della parte più bella del museo. Consolati, non riesci a vederla bene da quaggiù. Ora puoi scegliere. O continui la visita piano piano, sala per sala, oppure vai di corsa al piano di sopra, vedi il loggiato ed esci senza vedere altro. Personalmente io lo uso come il dolce a pranzo: alla fine e vado via ancora più soddisfatta. Quindi, goditi la vista delle statue vicino ai porticati e vai a vedere gli stemmi sulla fonte, poi prosegui verso la prossima sala. So che ti stai chiedendo perché gli Altemps hanno come stemma di famiglia un ponte e un fulmine: la leggenda narra che il povero Marco Sittico Altemps, morì durante una battaglia contro gli Svizzeri cadendo da un ponte, così i suoi discendenti decisero di ricordare per sempre questo avvenimento inserendolo nello stemma di famiglia.

La grande statua di Antonino Pio, nel lato sud del porticato, ti fa strada verso la

Sala dei ritratti

Soffermati a guardare il busto di Aristotele: sembra avere veramente un vestito di marmo addosso! In questa statua sono stati usati due marmi diversi, uno più chiaro per la pelle, e uno marroncino per l’abito.

Già stanco di tutte queste statue?

Cambiamo atmosfera nella

Sala della Torre

Sapevi che sotto Palazzo Altemps c’era una domus romana tutta decorata con stucchi rossi e bordeaux? E che c’era una torre medievale? E che c’era un antico “monnezzaro” del Quattrocento?

Bhe, dopo essere entrato qui dentro saprai tutto questo!

Passa velocemente dalla Sala delle Erme

dove esseri mezzi uomini e mezzi pilastri circondano un’antenata della coppa della Champions League fino ad arrivare alla

Sala dell’Atena

dominata dalla statua di Atena con serpente. Sala dell'Atena Avvicinati alla statua e osserva il panneggio del torso e la mano che accarezza il serpente. A uno sguardo più attento noterai che la statua è composta da due marmi di diversi colori. Più scuro quello del torso e più chiaro quello delle gambe, delle braccia e della testa. Hai appena scoperto il trucco. Quasi tutte le statue di questo museo sono state “rivisitate” successivamente dagli artisti del XVII secolo al fine di renderle arredamento per le case delle ricche famiglie romane di quel periodo. In questo caso la parte del torso è l’unica originale, e pare addirittura che dovesse raffigurare Igea, la figlia di Esculapio. Dopo la successiva integrazione di braccia gambe e testa, diventa Atena. Ed in effetti questo concetto è forse la chiave di volta di questo museo, che è come se contenesse un esposizione di chirurgia estetica scultorea. Magari tra qualche secolo troveremo musei in cui ci saranno tele di Lucio Fontana ricucite.

Gioca al “Distingui il vecchio dal nuovo” anche nella sala di Afrodite Cnidia e arriva nella

Sala dei Sarcofagi

dove la cosa più interessante non sono i sarcofagi (?!) ma la finta tappezzeria affrescata della casa medievale che fu inglobata durante la costruzione dell’attuale Palazzo. Per confonderti ancora di più le idee, in basso, c’è anche una zoccolatura ottocentesca affrescata. finta tappezzeria

Lascia spazio alla tua immaginazione l’enorme busto nella Sala di Polifemo. Secondo te chi è rappresentato? Atlante, Ercole o Polifemo?

Si torna al Cortile attraverso la Sala del Dioniso e Satiro.Sala di Dioniso e Satiro

Poco conosciuta è la Sala della Menade, dove una leggiadra fanciulla tiene in grembo un cerbiatto.

Continua la visita del museo salendo al Primo Piano.

Le foto del Pian terreno le trovi su Facebook.

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