Il meglio del Myanmar

“Ci sono viste al mondo dinanzi alle quali uno si sente fiero di appartenere alla razza umana. Bagan all’alba è una di queste” Tiziano Terzani

Potrei tranquillamente finire questo articolo già al primo paragrafo, e il titolo sarebbe: “la gente”. Introdurrei l’argomento parlando delle due tipologie di viaggio possibile in Myanmar. Quella di vedere più cose possibile, o quella di passare il tempo a parlare con le persone locali. Nel mezzo racconterei qualche aneddoto simpatico, tipo quando a Hpa An ho passato un intero pomeriggio a parlare con un orologiaio. Finirei poi ribadendo la tesi che il meglio del Myanmar è proprio la gente.
Ma poi magari avresti da ridire, l’articolo sarebbe corto e un po’ povero di informazioni. Quindi mi rimetto in riga, faccio un po’ di stretching alle dita e inizio subito a scrivere del meglio da vedere in Myanmar.

Yangon

Probabilmente la prima città del Myanmar che vedrai. Yangon è caotica, sporca, sovraffollata, inquinata. Ma è una delle città più affascinanti del sud est asiatico, con le sue pagode surreali, le enormi statue di Buddha e bancarelle di street food in ogni angolo della città. A Yangon potrai vedere piccole botteghe lerce e puzzolenti accanto a negozi nuovissimi con le commesse in perfetta uniforme. Oppure palazzi rovinosi affiancati ad edifici ricoperti di cartelloni che pubblicizzano materiale elettronico.
Yangon è una città in piena transizione. Nella Chaukhtatgyi paya mi è capitato di vedere un monaco farsi un selfie davanti ad una statua di Buddha. Il mondo occidentale sta arrivando, e la sensazione è quella che probabilmente, tra 5 anni, tutto sarà diverso. Ed è proprio questo che la rende così affascinante.

Shwedagon paya - Yangon

Bagan

Bagan è un trip onirico. Immagina un’area di 40 kmq disseminata di templi (circa 2000) vecchi 1000 anni. Immagina di sfrecciare con uno scooter, tra strade sabbiose e tratti di giungla, alla ricerca del tempio più nascosto. Immagina di vedere ogni giorno il tramonto più bello della tua vita. E poi non ti devi svegliare, perché tutta questa meraviglia è assolutamente reale.
La mia giornata tipo a Bagan era più o meno questa. Sveglia presto al mattino, colazione, e via a contrattare per fittare uno scooter. Mattinata passata a girare a caso per i templi, e poi pranzo in una sudicia bancarella di street food. Ricerca di un tempio fresco dove poter schiacciare un pisolino, e soprattutto sfuggire alla calura del mezzogiorno (parliamo di 40 gradi). Nel pomeriggio, altro giro per i templi, con lo scopo di trovare un buon posto dove poter osservare il tramonto. E poi cena, ritorno in guesthouse e birretta con altri viaggiatori. A volte anche più di una.
Se avessi potuto fermare il tempo, l’avrei sicuramente fatto a Bagan.

tempio - Bagan

Mount Kyaiktiyo – Golden rock

Ambita meta di pellegrinaggio per i birmani, la golden rock è un enorme masso dorato in bilico su uno sperone di roccia, sulla cui cima campeggia un piccolo stupa. Potrebbe rientrare in numerose classifiche, come ad esempio la top 5 delle rocce che sfidano la forza di gravità, la top 10 dei monumenti che hanno un equilibrio precario o nell’ elenco segreto delle prove che i giganti esistono.
Arrivarci non è semplicissimo, ci vogliono circa 5 ore sia da Yangon che da Hpa An. Ma l’atmosfera mistica che si trova sul monte kyaiktiyo è speciale. Pellegrini da tutto il Myanmar arrivano per attaccare una lamina dorata a questa roccia, intonando preghiere e bruciando bastoncini d’incenso. E rimanendo sbalorditi davanti al mistero di questa incredibile roccia.

Golden rock - Mount Kyaiktiyo

Inle lake

Magari avrai già sentito parlare del mercato galleggiante, o dei pescatori che remano con una gamba sola. Tutte cose che potrai trovare a Inle lake. Insieme a un monastero con dei gatti circensi, fabbriche di sigari e laboratori di tessitura su palafitte. Ma una delle cose più belle che ho visto a Inle è la Shwe Inn Thein Paya a Inthein, un villaggio sulla costa sud ovest del lago. Non è né la più bella, né la più grande, ma di certo una delle pagode più suggestive del Myanmar. Al suo interno vi sono centinaia di stupa dorati tutti sormontati da piccoli campanelli. E ad ogni soffio di vento sembra di stare dentro a un film della Disney. O a un raduno di ciclisti.
Se mai tornerò a Inle lake, salirò su una barca a motore e chiederò al barcaiolo di portarmi in giro per un giorno intero. Senza mai scendere. Vabbè, giusto per pranzo. E passerò tutto il giorno a guardare le palafitte piegate dal vento e i pescatori equilibristi. I canali circondati dai canneti e gli orti galleggianti. E scoprirò dove finisce il lago e dove inizia la terraferma, e tutti i colori che il sole riflette in superficie.
Perché alla fine la cosa più bella del lago Inle è proprio il lago stesso.

Inle lake

Bago

Questa città, in passato, è stata la capitale del Myanmar meridionale. Ma non aspettarti viali puliti e palazzi coloniali. Oggi come oggi Bago è abbastanza misera, senza strade asfaltate e con delle case in legno piuttosto basiche. Ma in mezzo a questa città si nascondono dei luoghi incredibili, che risaltano come perle per le strade polverose di questa città.
Oltre alle numerose pagode dorate, di cui una alta 112 metri, potrai trovare anche un monastero dove si venera un pitone lungo più di 5 metri. Ma la chicca di Bago, per me, è una statua di Buddha sdraiata lunga ben 76 metri. Non è la più grande del Myanmar, ma una delle più belle, e completamente all’aria aperta. Vestita con un abito dorato, questa statua di Buddha risplende al sole e, seppur in mezzo alla polvere, mi ha fatto capire cosa possa voler dire “l’illuminazione.”

Buddha disteso - Bago

Hpa An

Hpa An non è la città più bella del Myanmar, né la più interessante. C’è un vivace mercato mattutino, un bel tempio da cui si può vedere il tramonto e nient’altro. Eppure ci sono rimasto per una settimana. A Hpa An la vita scorre lenta e la gente passeggia con calma. Ho passato interi pomeriggi a parlare con la gente del posto, e quando tornavo la sera in guesthouse, il figlio della padrona mi aspettava per giocare con una pistola finta. E naturalmente mi toccava morire ogni volta.
E poi basta fittare uno scooter per arrivare in posti assurdi, come ad esempio un tempio all’interno di una grotta, o un monastero in cima a un monte alto più di 700 metri. O ancora, una grotta da cui escono migliaia di pipistrelli al tramonto, e delle bellissime vedute dei campi di riso a ridosso del fiume.
Penso che Hpa An sia la città più amichevole del Myanmar. E il Myanmar è forse lo stato più amichevole del mondo. Questo fa di Hpa An la città in cui vorrei passare la mia vecchiaia. Sperando che rimanga sempre così.

bambino - Hpa An

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

20 comments