Vilnius in un giorno

Con il primo itinerario sei arrivato nel cuore della città, ora è il momento di esplorare il vero centro di Vilnius!

Si parte dalla vecchia cinta muraria, i Bastioni dell’Artiglieria (A), ma prima di varcare la soglia della città dedica qualche momento all’esplorazione del parco da cui si gode una vista magnifica sul quartiere, o per meglio dire, sulla Repubblica indipendente di Užupis.

Panorama su Vilnius

Prosegui verso Vokiečių gatvė, un grande viale alberato con un bel marciapiede centrale che ben si presta a passeggiate nelle belle giornate di sole. Qui si affacciano tanti bar e ristoranti più o meno di tendenza. Nascosta da un piccolo cancello che puoi tranquillamente aprire, si nasconde la Chiesa Evangelica Luterana (B) con il suo bel campanile. Peccato non sia per nulla valorizzato! Guardati intorno, tutto quello che vedrai è una fish spa, che, diciamolo, non fa proprio atmosfera!

Chiesa Luterana

Ora prosegui fino alla fine del lungo viale e fai una piccola deviazione a sinistra fino ad arrivare alla Chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione (C). La strada per arrivarci non è delle più belle (se è chiamata “chiesa delle sabbie” un motivo ci sarà), ma ne vale assolutamente la pena, anche solo per ammirare la cappella semiabbandonata nel parco.

Cappella abbandonata

Ora prosegui verso due chiese vicinissime tra loro.
La prima che incontri è la Chiesa dello Spirito Santo (D). Apri il portone e ti troverai in un corridoio stretto, buio, ma completamente affrescato! Fatti pochi passi, a destra, spingi la porta per entrare nella chiesa vera e propria. Prima, però, preparati psicologicamente all’esplosione barocca che ti troverai davanti agli occhi.
Poco più avanti c’è il Santuario della Divina Misericordia (E). Osservala solo da fuori, dentro non entrare a meno che tu non sia appassionato di ex voto inchiodati su pilastri di cemento.
Ora torna nella Piazza del municipio di cui abbiamo già parlato nel precedente itinerario e non potrai non notare quella chiesetta rosa; è la Chiesa ortodossa di San Nicola (F). Purtroppo all’interno non è possibile fare foto, e non la farai franca davanti agli occhi vigili della signora del banco souvenir a sinistra. La chiesa è minuscola, tutta completamente in penombra, ma i colori delle pareti e del soffitto sono così sgargianti che si vedono bene anche al buio.

Chiesa ortodossa di San Nicola

Prosegui sulla via “del castello” Pilies Gatve e, dopo aver vagato sotto i portici pieni di venditori di souvenir, arriva al n. 26. Sei di fronte alla Casa dei Firmatari (G). Qui il 16 febbraio 1918 fu firmata l’indipendenza della Lituania che, anche se durò solo due anni, fu un grande passo avanti per questo piccolo paese.

Pilies gatvė

Gira a destra su Shv. Mykolo gatvė per arrivare al Museo dell’ambra (H). Ok, non è un vero museo, ed è forse per questo che è gratis. Entra, e tra i campanelli che avvisano la presenza di qualche ospite, sarai accolto da una ragazza ben vestita e molto formale. Forse, a seconda che tu sia più simile a un accattone o no, la ragazza ti accompagnerà o nel carissimo negozio di ambra o nel museo gratuito. Secondo voi dove mi ha condotta senza proferire parola? Alle scale che portano al museo. Arrivati nel piano sotterraneo, a sinistra c’è una piccola mostra di gioielli contemporanei mentre a destra c’è la parte interessante. Tra scavi a vista di antichi forni per la ceramica ci sono varie vetrine e pannelli esplicativi molto interessanti. Tra i pezzi di ambra di tutti i colori immaginabili (ebbene si, ho scoperto che l’ambra non è solo color… ambra!) ci sono anche delle vetrine che contengono i famosi insetti intrappolati millenni fa. Per vederli meglio ci sono anche a disposizioni delle lenti d’ingrandimento. L’unica pecca è che queste vetrine sono poste ad un’altezza “nordica”, quindi non proprio comode per me che sono un metro e cinquanta di mediterraneità.
Ora vai verso l’università, ma ad un certo punto troverai, sulla destra, un grande palazzo bianco: qui vive il presidente della repubblica lettone, e perfino Napoleone soggiornò qui durante la sua avanzata verso la Russia.
Arriva nel cortile dell’Università (I) e paga un euro e mezzo per poter entrare. Mappa alla mano visita i vari cortili, la chiesa dei santi Giovanni (si, santi al plurale perché sono due) e trova il tuo segno zodiacale nel fregio dell’edificio dell’osservatorio. Ma il bello deve ancora arrivare! Apri senza timore la porta del centro di Lituanistica e vai all’interno. Non preoccuparti per l’assenza di cartelli che indichino la strada ai poveri turisti di passaggio, la sala più bella dell’università non è molto lontana. Sali le scale e perditi a osservare i dipinti. Sono molto recenti, hanno appena 30 anni, e dovrebbero rappresentare il ciclo delle stagioni, ma come la signora dell’entrata dice, l’artista ha dipinto tutto quello che gli passava per la testa.

Università di Vilnius

Ora, puoi finalmente andare nella piazza principale della città (J). Verrai accolto dalla statua equestre di Gediminas, primo granduca della Lituania, e subito alle spalle vedrai un edificio bianchissimo, il Palazzo dei Granduchi. Il costo effimero del biglietto (3 euro), ti permette di fare una bella passeggiata al caldo e all’asciutto. L’entrata del museo è all’interno del cortile e la visita inizia… sottoterra! Passeggia tra scavi archeologici che ti fanno scoprire come il primo edificio presente fosse completamente di legno. Interessanti sono anche i plastici che mostrano come la collina e gli edifici si siano trasformati nel tempo. Tanti, anzi, troppi, sono i pannelli da leggere, ben tradotti anche in inglese. Quindi, se sei interessato a leggere tutto, starai all’interno del palazzo minimo 3 ore.  Il secondo percorso ti riporta in superficie per mostrarti alcune ricostruzioni di sale d’epoca. Appena arrivato al terzo piano la custode ti spingerà nell’ascensore per visitare la torre osservatorio, di cui tutti qui vanno così fieri. Molto probabilmente è la novità dell’anno del museo. Si sale e ci si ritrova di fronte la collina di Geminas. Da qui si vede tutta la città e questa torre fa una bella concorrenza al campanile della cattedrale, dove, infatti non sono salita avendo già osservato il panorama da qui.

piazza della cattedrale

A visita finita vai a visitare la bianchissima Cattedrale. È bianca sia dentro che fuori, ma non puoi perdere la visita alla cappella di San Casimiro, la parte più interessante della chiesa.  Ci sono anche delle visite guidate alle cripte, ma solo in alcuni orari e alcuni giorni. Controlla la bacheca della chiesa per avere tutte le informazioni.
Di fronte alla Cattedrale c’è il campanile, che vero e proprio campanile non è. Nasce infatti come torre difensiva e faceva parte della vecchia cinta muraria. Ora vai a sinistra, nel parco. A darti il benvenuto al Museo Nazionale della Lituania c’è la statua di Mindaugas, unico e solo re della Lituania.

Museo Nazionale Lituano

Anche qui, il costo minimo del biglietto permette di entrare e visitarlo senza pensarci su troppo.
Interessante è il plastico della battaglia di Grunwald, che vide schierate le forze del Granduca di Lituania e del Re della Polonia contro l’Ordine Teutonico, e la sala dove sono esposti gli abiti tipici di tutte le regioni lituane.
Alcune sale sono anche delle complete ricostruzioni della tipica casa lituana, quasi come quelle presenti nei vari musei etnografici. La visita al museo si conclude con la sala delle famose croci lituane che, se avrai modo di uscire un po’ dalla città, troverai veramente dovunque.
E con questi due itinerari hai visto tutto ciò che c’è da vedere a Vilnius. Ora chiudi la guida, mettila nello zaino, e perditi tra i vicoli acciottolati.

Clicca qui per tutte le foto di questo itinerario!

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