Danze e stornelli alla sagra delle fragole a Nemi


E de fravole ‘n profumo


solo a Nemi poi senti’

 

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E’ la prima domenica di giugno e sono nel paese delle Fragole, per gli amici Nemi.

Qui i bimbi di pochi mesi sono vestiti come delle fragoline e arzille vecchiette passano per la strada con cesti pieni di indovinate che frutto sulla testa.

Sotto al palazzo Ruspoli, inconfondibile nello skyline del paese per la sua torre cilindrica, le fragolare ballano e le più anziane ricordano con alcuni stornelli i vecchi tempi andati, versandoci anche qualche lacrima sopra.

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Intanto passa la banda seguita da ragazze che ondeggiano sopra alla loro testa archi di fili colorati.

La via è piena di bancarelle dove si vendono intere cassette di fragole e fragoline e la gente si accalca per comprarne una da portare a casa.

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Tutte queste fragole mi hanno fatto venire fame, vedo una pizzeria e anche la pizza è al gusto fragola e nell’arancino una grossa fragola si è persa tra il riso.

La folla diventa più insistente e inizio ad essere sballottata da una parte all’altra sul ritmo della fisarmonica mentre cassette di fragole passano sulla mia testa.

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Vado lontano dalla gente, mi immergo nei vicoletti, cerco di raggiungere il campanile della chiesa che vedo da lontano e vengo risucchiata in una pranzo familiare in un cortile. Stappiamo uno spumante, approfitto del buffet, saluto e vado via pensando che una cosa simile solo in un piccolo centro o in un sogno può succedere.

Pranzo in famiglia

Torno sulla via principale della città, entro in un bar, mi siedo ad un tavolo… e mi accorgo di essere su un balcone stretto stretto a strapiombo sul lago.

Appresso vi è Genzano

 

cor pittoresco Arbano

 

Balcone sul lago

La mia vista si perde fino a Genzano mentre sorseggio un caffè al gusto caffè, l’unica cosa che non ho assaggiato oggi al gusto fragola.

Esco, sul palco ancora si suonano e si cantano stornelli e tammurriate.

Sotto quel lago
un mistero ce sta
de Tibberio le navi
con l’antica civiltà.

 

Supero il palco e seguo i cartelli per il tempio di Diana. Arrivo in un altro bellissimo punto panoramico, da dove vedo il lago e l’enorme museo che raccoglie quello che rimane delle povere navi romane bruciate.

Continuo ad osservare rapita il lago mentre sorseggio una birra alla fragola. Quando penso proprio che inizierò la discesa per andare al tempio, voci intorno a me dicono che il sindaco del paese sta consegnando un premio ambitissimo, le Fragoline d’Oro. Non posso perderlo.

il discorso del sindaco

Le fragolare continuano a volteggiare, a ballare tra di loro, trascinano gente del pubblico nelle danze… oddio, magari prendono anche me a ballare!

Meglio andare via e tornare sulla via principale del paese.

Non riesco a sfuggire al banchetto di assaggi del liquore alla fragola… bho, io il fragolino me lo ricordavo vino, non liquore, ma non faccio storie e lo bevo lo stesso.

“Sta arrivando il sindaco, sta arrivando il sindaco!” Sento dire intorno a me. Mi affaccio verso Piazza Roma e vedo un camion pieno zeppo di fragole e il sindaco con la fascia tricolore che inizia a distribuirle gratis.

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Con le mani piene di fragole torno lentamente alla macchina chiedendomi se tutto quello che ho visto oggi sia solo frutto della mia immaginazione.

Assaggio una fragola, l’ennesima della giornata, è dolcissima e polposa.

Non era un sogno, era l’83° Sagra della Fragola di Nemi.

Galleria fotografica passeggiando per Nemi
Galleria fotografica Sagra delle Fragole
Tutti i video della Sagra

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